Pietro Faino

Fondatore della società nel 1893, quella di Pietro Faino è una figura del tutto particolare: grande appassionato della musica, sembra sia stato il primo promotore e animatore della società, un uomo la cui dedizione all'arte musicale era tale che il motto che accompagnò tutta la sua vita fu:

DIO, PATRIA e MUSICA!

Si presuppone che sia stato lo stesso Faino il primo insegnante e maestro, almeno agli inizi. Pare, infatti, che avesse appreso le prime nozioni di musica e si fosse appassionato ad essa andando a lavorare in Germania dove a quei tempi le bande, soprattutto quelle militari, erano molto numerose, oppure si dice che avesse studiato all'inizio con la banda di Nogaredo di Prato. Forse, l'ipotesi più probabile è quella che avesse iniziato ad amare la musica facendo il militare e suonando in qualche fanfara dell'esercito, come avveniva spesso a quei tempi il primo approccio con la musica.

Don Francesco Cossaro

Don Francesco Cossaro, originario di Talmassons, fu parroco di Colloredo di Prato dal 1° aprile 1884 al corrispondente mese del 1904. Compì diverse importanti opere in paese quali la costruzione della gradinata della chiesa parrocchiale e il trasferimento del cimitero nell'attuale locazione. Molto importante fu il suo apporto nel primo sviluppo della banda di Colloredo: il suo aiuto e la sua collaborazione con i primi componenti fu fondamentale. E' probabile che lo stesso parroco fosse stato il primo insegnante di musica.

Don Giuseppe Polentarutti

Nato a Sauris e precedentemente parroco di Zuglio, Don Giuseppe Polentarutti venne eletto presidente della banda nel 1908, rimanendo in carica fino al termine della prima guerra, quando morì a seguito di alcuni disordini in occasione del ritiro delle truppe austriache occupanti il paese.

Don Pietro Sgoifo

Originario di Villanova di San Daniele, già parroco di Precenicco, Don Pietro Sgoifo si insediò a Colloredo il 3 marzo 1919 diventando presidente della Filarmonica il 1° maggio dello stesso anno. Sacerdote infaticabile, fu al centro di tutte le iniziative volte al potenziamento dei servizi comunitari e, fra le altre cose, ricostituì la banda che versava in difficili condizioni a causa degli effetti della Grande Guerra. Appassionato musicista, sostituì l'organo e rinvigorì il coro istruendolo personalmente. Fu presidente della Filarmonica fino al 1938.

Antibo Del Forno

antiboDelFabbroDivenne presidente nel 1938 dopo circa 30 anni di presidenza da parte del parroco pro tempore, mantenendo la reggenza durante l'intero periodo del secondo conflitto mondiale. Dopo il suo avvicendamento nel 1948 la carica venne di nuovo assegnata al parroco, per i successivi 30 anni.

Don Giovanni Buzzi

BuzziDonGiovanniGiovanni Buzzi di Udine divenne presidente della Filarmonica nel mese di luglio del 1948 esercitando il mandato fino al 20 agosto 1965, allorchè si trasferì nel capoluogo udinese, a San Giacomo. Grazie alla sua attività, a Colloredo furono rifuse le campane, ricostruita la cupola del campanile e ampliato l'asilo.

Don Giovanni Deganis

Don Giovanni Deganis da Rivignano si insediò quale parroco di Colloredo l'11 dicembre 1966 diventando poco dopo presidente della banda. Dimostrò grande interesse nella Filarmonica continuando ad esserne convinto sostenitore anche dopo la cessione della propria carica. Durante il suo mandato sostenne e mise in atto diverse proposte, come l'ingresso nella banda delle ragazze, nel 1973, l'istituzione della scuola di musica, avvenuta nel 1974, l'ampliamento della sala prove sita nell'Oratorio Parrocchiale nel 1974. Nel gennaio 1979 si dimise dalla carica di presidente, sostenendo l'idea che la Filarmonica potesse avere un presidente eletto fra i suoi membri attivi.

Giobatta Vecchiutti

VecchiuttiGiobatta2Da tutti meglio conosciuto come Tite Sartor o Tite Alegrie, nato nel 1910, entrò in società nel 1974 come socio onorario, diventando valoroso nostro portabandiera e per diversi anni vice presidente della società. In questo tempo sostenne attivamente la banda sia attraverso offerte in denaro che prestando la propria esperienza nella manutenzione e realizzazione delle divise della banda, permettendo così di dare respiro al bilancio durante quel periodo di forte rinascita per la Filarmonica. Ultra ottuagenario anche negli ultimi anni quando poteva ancora seguiva, anzi precedeva, la banda. E' scomparso nel 1999.

Cav. Pietro Del Forno

Per tutti "Pierino", entra a far parte della filarmonica verso la fine degli anni '50 e nel '69 ne diventa segretario. Nel 1975 diventa maestro della banda e ne rimane ininterrottamente direttore fino al 1986, poi torna in carica nel 1990 rimanendo fino a fine 1991. E' sempre in prima fila sia nei momenti più esaltanti come direttore della Filarmonica, sia nei momenti e nei lavori meno gratificanti che in ogni tipo di società o di associazione qualcuno deve pur fare. Con questa sua passione e voglia di fare nel giro di pochi anni si passa dalla quasi decisione di sciogliere la società al suo completo rilancio. Sotto la sua guida la Filarmonica varca le frontiere nazionali misurandosi con altre realtà dilettantistiche europee. E' l'anello di congiunzione tra "vecchi" e "giovani". Riuscendo a mettere insieme queste due forze e avvalendosi del fondamentale apporto che ognuna può dare, guida la società diventandone pure Presidente nel 1980 subentrando al Parroco Don Giovanni Deganis che rimane socio onorario. Nel 1996 viene insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici in riconoscenza del incommensurabile apporto che poté dare alla Filarmonica e insieme a questa al paese di Colloredo di Prato ed al territorio da cui essa prende vita.

Marcello Di Benedetto

DiBenedettoMarcelloDi Benedetto Marcello diventa presidente della Filarmonica nel gennaio 1992 ereditando la carica dal suo predecessore Del Forno Pietro. Dei primi anni della sua carica ricordiamo l'assunzione a direttore del maestro Fulvio Dose, i vari viaggi all'estero (Cecoslovacchia, Svezia, Germania) e i tanti trofei conquistati dalla banda, come i tre primi premi ai concorsi di Bertiolo del 1994 e del 2002 e di Bösel nel 1996. Da non dimenticare il forte impulso che riceve in questi anni il corso di musica che triplica in poco tempo il numero degli allievi iscritti. Dopo la fine del suo mandato nel 2004 rimane comunque componente molto attivo della società, tanto da essere rieletto nel 2007.

Luca De Clara

Diventa presidente nel gennaio 2004 subentrando al presidente uscente Marcello Di Benedetto. Nei tre anni di attività la società si impegna in molti versanti, tra cui da ricordare sono i corsi ANBIMA per direttori di banda, che portano a Colloredo maestri del calibro di Hardy Mertens, Daniele Carnevali e Marco Somadossi e per poco pure Jerome Naulais. Poi i Masterclass per sassofoni e ottoni e il viaggio in Svezia del 2005. A termine mandato nel 2006 non si ricandida.
   
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